giovedì 25 settembre 2008

May the force be with you....Boia Dè!

Allora schifi d'omini come state?
Visto che giò ha pubblicato un pezzo che mi riguarda da molto vicino ho deciso di rubarvi alcuni minuti in più seguendo la sua scia.
Non so voi ma Guerre Stellari a me è sempre piaciuto, sarà per le spade laser, la morte nera, gli Star Destroyer classe Terror, la forza, Yoda, il lato oscuro, gli Storm Trooper... potrei andare avanti all'infinito e troverei sempre qualcosa che mi piace ed esalta in questa saga, pur ammettendo la sua spudorata natura commerciale.
Tornando al topic l'altra settimana è uscito un nuovo gioco basato su Starwars, " The Force Unleashed ", realizzato sotto la stretta supervisione dello stesso Giorgione. Nel suo lungo periodo di produzione ha avuto molti occhi addosso, sopratutto quelli dei fan più sfegatati e la cosa non sembrava volgere per il meglio visto le cattive opinioni che giravano sulla rete. Non sapendo però resistere al lato oscuro l'ho comprato (a dire il vero ero restio all'inizio ma poi ho ceduto miserameramente). E' un classico Action game in terza persona dove guidiamo il giovane apprendista oscuro di Darth Vader. La storia è vista e rivista; lui prima cattivo, poi piano piano si converte al lato buono, va contro l'impero, fa un casino della madonna e bla bla bla. Tecnicamente ha i suoi difetti, una camera che si incastra nei momenti meno opportuni e un tearing (assenza di sincronizazzione verticale del frame-rate) molto accentuato. Direte voi: "ma sto cioco è na ciofeca!". INVECE NO. Proprio lì dove affonda, nei suoi stereotipi narrativi e nelle sue lacune tecniche, risorge in pompa magna con una giocabilità e un approccio al combattimento jedi molto vario e spassoso. L'uso sconsiderato della forza è l'asso della manica di questo titolo, sollevare orde di nemici, scagliarli l'uno contro gli altri, dispensare fulmini peggio di una centrale Enel è solo un esempio di quello che possiamo ed è inebriante come essere un cinghiale in un campo di patate. Se poi appoggiamo il tutto su un nuovo motore fisico chiamato "euphoria" allora nessuno vi staccherà dal joypad.
Non è un gioco malvagio, sono contento di averlo e se mai vi capiterà di metteci le mani sopra siate cattivi fino all'inverosimile perchè il lato oscuro non è mai stato tanto inebriante.





E per farvi capire meglio guardate il motore fisico Euphoria cosa è in grado di fare... (che è stato usato anche in GTA IV)



Un abbraccio ...

i tagli all'editoria e le letterine di uolter

Certo, i nostri compatrioti rapiti in Egitto sono più importanti. E sono d'accordo, la copertura del recente terzultimatum sul caso Alitalia è fondamentale. Così come lo è il gol dell'inter a dieci minuti dalla fine.
Ma forse, un pò di spazio sui nostri giornaletti se la meriterebbe anche la modifica nei metodi di attribuzione dei fondi alle cooperative editoriali, previsto in un Decreto Legislativo approvato in tutta fretta in estate.
Il Decreto, spiega un documentato dossier di Radio Radicale:
[...] prevede un consistente taglio dei contributi diretti all’editoria (357 milioni di euro in 3 anni). Contestualmente abolisce il “diritto soggettivo” delle testate che beneficiano dei fondi (anzitutto giornali di partito, testate edite da cooperative e media no profit) a ricevere i contributi previsti. I fondi verranno elargiti in base alla disponibilità di risorse complessive, e suddivisi tra tutti i beneficiari. Molte testate, tra cui Il Manifesto, Liberazione, Avvenire, i fogli diocesani, hanno dichiarato il rischio chiusura o forte ridimensionamento.

Insomma, d'ora in avanti saranno i Gasparri e i Calderoli del caso a decidere a chi dare la mancetta (mentre continueranno, of course, i contributi per spese postali a Corriere, Repubblica, Sole etc).
Ma una domandina. Forse che non sono posti di lavoro, quelli che si perderebbero con la chiusura delle cooperative editoriali? E più ancora, forse che i giornali cooperativi non servono a mantenere vivo un barlume di ecologia informativa in un paese ammorbato?
Ma forse è un allarme ingiustificato. Che forse bastano Youdem e le letterine di Veltroni, a mandare avanti il dibattito pubblico nel nostro paese...

martedì 23 settembre 2008

Anteprima Punto Informatico


Ciao, qui di seguito l'attacco del mio pezzo pubblicato oggi su Punto Informatico. 'Sto giro parliamo di videogiochi (tks gorgo =)

Passano intere giornate chiusi nelle loro stanzette e quando escono- generalmente nelle notti di luna piena- lo fanno solo per partecipare nei boschi a buffi raduni, pieni di costumi medievali e spade di cartone. Sono eccentrici, fissati, un po' autistici e talvolta apertamente sociopatici. Sono i videogiocatori, una strana specie di alieni approdata alle nostre latitudini quasi per caso. Di loro, e dei loro eccessi, parlano ogni tanto i giornali e la tv: c'è quello lasciato dalla moglie perché trascurava i doveri coniugali in favore della console, quello in cura dallo psichiatra per dipendenza compulsiva da Ultima IV e, (proprio laggiù in fondo) anche quello che si è venduto la macchina per comprare nuovo equipaggiamento a World of Warcraft. (continua)

lunedì 22 settembre 2008

L'angolo di mamma vera: polpette di ricotta

E' mancato per un buon pezzo, ma adesso finalmente l'abbiamo fatto tornare. E' l'angolo della "ricetta della settimana", rilanciato con il più accattivante titolo di "l'angolo di mamma vera".
Eh sì, perché questo giro ho fatto le cose in grande e, per assicurarmi più ricette e di qualità, ho rubato un intero ricettario autografo dalla mia mamma.

Per cominciare, una ricetta facile facile. Si tratta delle "polpette alla ricotta". Andiamo.

Ingredienti
300 g di ricotta romana
80 g mortadella
1 uovo
4 cucchiai di parmigiano grattuggiato
pane grattato e prezzemolo
sale
pepe

Preparazione
Lavorare la ricotta con la mortadella opportunamente tritata. Aggiungere l'uovo, il formaggio grattuggiatoe il prezzemolo anch'esso tritato. Amalgamare bene il composto e formare delle polpettine leggermente schiacciate. Passarle poi nel pane grattuggiato e friggerle in olio bollente per pochi minuti.
E ci siamo!

venerdì 19 settembre 2008

Sccop

Clamoroso scoop di Libero: ci sarebbe Guglielmo Epifani dietro il fallimento Lehman Brothers

giovedì 18 settembre 2008

Semini


Su CasaGenovesi finiscono spesso cose pese o tristi- sermoni politici, lamentazioni precarie, a volte persino la faccia Berlusconi o Veltroni.

Per fortuna, però, nel mondo non è tutto nero, e così alle volte si può parlare anche di cose belle come Altrababele. Cos'è Altrababele? E' un'associazione messa su da studenti dell'Università di Bologna, che sul territorio della città fa un mucchio di cose bbuone tipo:
- organizza periodicamente aste di biciclette, mettendo in vendita i mezzi requisiti dai vigili a prezzi ridicoli
- tiene aperta 7/7 una sala studio liberamente accessibile, con spazi di lavoro riviste e quotidiani(sono aperti anche di domenica!)
- crea occasioni di aggregazione tra pezzi diversi di città, come quando ha messo su un torneo di briscola in Piazza Verdi, coinvolgendo studenti ma anche un botto di vecchini

Come avrete capito, io sono un grande fan di Altrababele. Vado spesso a lavorare nella loro (santa) sala studio, e mi piacerebbe anche dargli una mano a tenerla aperta.
E sono rimasto edificato, molto edificato, quando di recente, di fronte ad un bando pubblico del Comune di Bologna per organizzare gruppi di controllo nella zona universitaria (cose che rischiano di diventare ronde, per capirci) i ragazzi di Altrababele si sono proposti di partecipare loro. Con pettorine gialle, giornali e un mazzo di carte da briscola in mano.

Perché i semini della briscola, si sa, sono molto meglio dei manganelli.

martedì 16 settembre 2008

I due ospiti


Chiunque abbia avuto la pazienza di aspettare sino a ieri sera per vedere la prima puntata dell’edizione 2008-09 di Porta a Porta, non ha atteso invano. In sole due ore ha potuto godere di un’immagine perfetta dell’Italia contemporanea. Una rinfrescata necessaria dopo la sbornia delle ferie estive.
I due ospiti hanno dato spettacolo, il meglio che potessero fare per rilanciare la nuova stagione televisiva. L’ospite, nel senso di ospitato, Silvio Berlusconi ha fatto scintille: ha parlato di sé per quasi due ore, delle sue amicizie con Bush, Putin e Gheddafi, dei complotti della sinistra, dei sindacati e delle corporazioni, di Napoli pulita (grazie alla “raccolta differenziata del legno”, sic) e della nuova Compagnia di bandiera, del referendum antinucleare degli anni Settanta-Ottanta (sic), dell’Italia sicura e federale.
Da parte sua Bruno Vespa, l’ospite in senso di ospitante, non è stato da meno: ha invitato due tra i giornalisti più accomodanti del panorama professionale, Orfeo (gongolante per Napoli pulita) e De Bortoli (che parlava tremolante e incapace di fissare l’interlocutore), la Vezzali (che si farebbe toccare volentieri da Berlusconi, sic), e la nuova Miss Italia in costume e fascia, che vede il premier come il nonno più affettuoso che ci sia (attenta!). La trasmissione di approfondimento politico del primo canale del servizio pubblico si è conclusa con un servizio dedicato alla ritrovata armonia della famiglia Berlusconi durante le ultime vacanze in Sardegna.
Gli ultimi sondaggi danno il gradimento del premier al 60%. A ciascuno il suo.

Anteprima Punto Informatico


Qui di seguito l'attacco del mio pezzo pubblicato su Punto Informatico di oggi.
Forse qualcuno riconoscerà il protagonista della storia di apertura:

Ruggero fa lo steward per una compagnia aerea europea, seguendo i voli intercontinentali tra l'Italia e New York. Ruggero è molto contento di essere impiegato su queste tratte: ogni volta che torna in Europa mette in valigia un paio di computer comprati negli USA (fino a poco tempo fa anche iPhone sbloccati), e li rivende in Italia ad amici e conoscenti. Gli acquirenti risparmiano un bel po' sui prezzi di listino, e il nostro steward "arrotonda" su uno stipendio di base non proprio entusiasmante.
(continua)

Invito a Festival


I materassi li abbiamo, le tagliatelle sono buone, e gli ospiti sembrano simpatici.
Che, ci venite a trovare per il Festival di Internazionale (3-5 Ottobre 08)?
=)

lunedì 15 settembre 2008

Beato il popolo che non ha bisogno di eroi


C’è stato un tempo in cui nel nascente Partito Democratico ci si interrogava su chi meritasse un posto nel Pantheon dei padri fondatori. Berlinguer, sì, Marx, hmm, Craxi, ma sì (in fondo un posticino se lo merita pure lui). Ieri Veltroni ha aggiunto un piccolo tassello al turbinare di idee (?) che ispirano il prossimo (??) partito di governo: una citazione di Chris McCandless, il protagonista veramente esistito di Into the Wild di Sean Penn. Vale la pena di ricordare che il giovane Chris, per inseguire i suoi ideali, si lascia morire di fame all’interno di un furgoncino. Dopo aver accusato il Piddì di essere afflitto dalla sindrome di Tafazzi, oggi Veltroni mette sul tavolo l'ipotesi di una possibile lenta agonia, giustificata da un forte idealismo. Beato il popolo che non ha bisogno di eroi.

cortocircuiti

Ieri ho guardato la partita del Genoa in diretta internet, grazie ad un blog turco che rimandava lo streaming di una tv americana.

Una sensazione strana, stare davanti al monitor a vedere la tua squadra giocare con un commento in inglese all'interno di uno spazio turco. Ma non è tanto quello.

E' piuttosto che mentre, con una telecamera sopra la testa, mi guardavo guardare la globalizzazione realizzata dal cavo, dentro la testa mi passavano immagini spaventose del paese dove vivo: le miss di miss italia festeggiate da pupo e gianni morandi, il doreciakgulp di Vincenzo Mollica, Berlusconi a Porta a Porta con l'atto di creazione della nuova Alitalia.

E lì ho capito che non ce la possiamo fare.

venerdì 12 settembre 2008

Scissioni

Non so voi, ma a me questa storia di Alitalia mi sta mandando fuori di testa.
Non solo per il pensiero delle migliaia di persone che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
Non solo perché i debiti creati da questa situazione li pagheremo noi contribuenti.
Ma soprattutto perché dentro di me sono diviso a metà. Il cittadino che c'è in me spera ardentemente che la storia del fallimento non sia vera. Il partigiano che c'è in me pensa alla faccia di Berlusconi in questo momento.
E gode come un riccio.

martedì 9 settembre 2008

Parallelismi



Nell’ultima settimana di maggio di ogni anno in paese da me per tre giorni consecutivi si va al santuario del SS Ecce Homo. La ragione è di tipo religioso (ma io la storia non la ricordo bene). Il tempo offusca i ricordi….Pare che la gente iniziò a recarsi presso il santuario per ringraziare il SS Ecce Homo di avere salvato i paesi della zona dal terremoto che, nel 1783, stravolse quasi tutta la Calabria (google docet). Da quando sono nata fino a quando ho abitato a Mesoraca sono sempre andata al santuario…Non che io fossi cattolica tant’è che credo di esserci entrata pochissime volte ma molti, compresa io, ci andavamo per mangiare le pizzette, per vedere le bancarelle di vimini, per fare lo struscio e mangiare i mostaccioli (un dolce tipico della mia zona).

Ora questa storia mi riporta ad 11 anni fa quando, arrivata a Bologna, ho scoperto che esisteva un avvenimento simile, una specie di santo da cui andare per trovare pace, serenità e benessere…Il santo di Bologna, però, non si chiama SS. Ecce Homo ma Festa dell’unità…e oggi io non so le motivazioni storiche e quelle attuali…ma ogni anni non me ne perdo una. E allora:
  1. dò un euro all’entrata
  2. prendo il programma
  3. mangio al ristorante “Ai castelli” le rosette del Rè
  4. gioco alla pesca, ai gratta e vinci e alla tombola
  5. faccio lo struscio
....e poi altro giro altra corsa….
Non so cosa voglia dire questa storia…ma io ci vedo dei parallelismi e delle possibili interpretazioni:
  • entrambe nel tempo sono cambiate, hanno perso il loro significato originario e si sono trasformate in… sagre? Momenti di creazione e affermazione dell’identità in nome della solidarietà? Macchine per fare soldi aldilà di qualsiasi ideologia o manifesto politico?
  • entrambe, come dice giovanni, si sono materializzate negli oggetti e sono diventate istituzioni
  • che sono/siamo degli abitudinari?
  • che sono solo pugnette dettate dalla mia personale depressione post vacanza……

....E io mi ritrovo imbambolata davanti alla dimostrazione della magica spugna lavavetri…

lunedì 8 settembre 2008

scrivilo sui muri


(via unita.it)

Il mondo finisce dopodomani. Cosa vuoi prima?

Tra due giorni, gli scienziati del CERN di Ginevra simuleranno il Big Bang, generando nei loro laboratori un buco nero galattico.

Sono molte le domande che l'esperimento provoca. E' etico fare prove di questo genere? Giuliano Ferrara passerà nel buco nero? E poi, il mondo potrebbe finire quel giorno?

Ovviamente, a nessuna di queste domande c'è una risposta certa. Ma invece è possibile formularne di ulteriori.
Per esempio, se il mondo finisse dopodomani, voi cosa vorreste fare/ vedere prima?

Io ci ho pensato un pò e penso che vorrei:
1. avere un figlio
2. lo scudetto (il decimo!) al Genoa
3. berlusconi che piange all'opposizione perpetua, solo e senza un soldo


E voi? Che cosa vorreste?

giovedì 4 settembre 2008

cosa non si fa per un babbo agricoltore

Da La Stampa del 27 Agosto:
"La mia famiglia non poteva permettersi di mantenermi troppo a lungo agli studi, mio padre era un agricoltore. Dovevo iniziare a lavorare e quindi dovevo superare l'esame per ottenere l'abilitazione [...]".

Una storia struggente e un pò melensa, come tante se ne sentono di questi giorni. Ma di cosa si tratta? Forse della confessione di un migrante centramericana alle prese con l'esame di italiano?
O dello sfogo di una cassiera orfana, che copia all'ultimo esame universitario per poter tornare a lavorare?
Niente di tutto questo. Più semplicemente, il Min. Gelmini che racconta perché ha fatto l'esame da avvocato a Reggio Calabria.
Beate scuole del Sud...

mercoledì 3 settembre 2008

il malato che non s'immaginava

stamattina al mio risveglio la wireless di casa non funzionava.
sono rimasto calmo, ho preparato il caffè e ho fatto finta di non sentire la sottile scarica di inquietudine tra stomaco e torace.

dopo un'ora la wireless ancora non funzionava. e helpdesk tiscali non rispondeva e anche il cavo non faceva. ho cercato di restare calmo ma in testa mi correvano già impegni, mail e imperdibili linee di twitter.
l'inquietudine stava diventando ansia.

dopo due ore ho buttato tutto nello zainetto, sono uscito e ho pedalato per la città smoccolando, alla ricerca di una connessione valida per lavorare la mattinata.
l'ansia permaneva, anche se un pò inzuppata di sudore.

adesso sono passate tre ore, da stamattina. sono seduto ad un bancone dell'URP del Comune di Bologna. sono tranquillo, rasserenato e connesso. E, figuratevi un pò, ho persino scoperto di cosa sono ammalato.

lunedì 1 settembre 2008

cofferati peggio della nestlè?

Ho passato una vita a difendere l'acqua del rubinetto contro quella in bottiglia.
"Ma come fate voi di città", dicevo, "a bere casse di questa roba plasticosa, che inquina un mucchio e costa pure da matti".

A me, bere l'acqua del rubinetto mi faceva sentire vicino al mio sindaco, genuino e persino ecologista.

Solo che siamo in Italia, dove nulla è come sembra. E così ti giri un attimo e scopri che, poco poco, Cofferati ti frega peggio della nestlè....